mercoledì 25 dicembre 2019

Privacy, attenzione a utilizzo di sensori e app su cellulare: ci spiano

Il cellulare? Serve... anche per telefonare, ma occhio ai sensori! In ciascun dispositivo, e in funzione del costo dell'apparecchio, ce ne sono una dozzina che, se correttamente utilizzati, possono darci una mano in diverse attività quotidiane, ma se utilizzati in modo "informaticamente non igienico" possono diventare degli
strumenti invisibili in grado di spiarci continuamente. I sensori del cellulare - spiega il professor Domenico Laforenza, ricercatore emerito del CNR - sono interni all'apparecchio e si possono classificare in base all'utilizzo dei dati che sono in grado di raccogliere. Essi raccolgono dati, che, elaborati da apposite App, forniscono informazioni di vario genere: ad esempio, sulla propensione a muoversi, fornendo il numero di passi effettuati, guidare su una mappa verso una destinazione sconosciuta, fornendo indicazioni sull'inquinamento acustico degli ambienti in cui viviamo, e così via. Ma i sensori possono anche essere esterni al cellulare e possono essere utilizzati per misurare parametri fisiologici, ad esempio la glicemia o la frequenza cardiaca. Lo sfruttamento corretto e avveduto dei dati generati dai sensori da parte delle App, dunque, si traduce in notevoli effetti benefici per l'utente del cellulare. "E', tuttavia, necessario prestare molta attenzione riguardo alla fine che fanno i nostri dati - aggiunge Laforenza - e qui il discorso si complica e, spesso, diventa legittima la preoccupazione di un loro possibile uso lesivo della nostra privacy se non, addirittura, fraudolento". E' un disastro se qualcuno monitora il nostro cellulare.



Fonte: ANSA
Video: QN

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