riguardo. "In questi giorni, diversi media del settore diffondono la notizia di password al limite della semplicità, e che sono, purtroppo, tra le più utilizzate in tutto il mondo", dice Gubiani. "Sfortunatamente il dato non è assolutamente una novità per noi, dal momento che la mancanza di una cultura specifica sulla sicurezza informatica è certamente uno dei vantaggi su cui i cybercriminali possono contare per condurre floride attività fraudolente", prosegue. "Se un hacker vuole violare un dispositivo, una rete o un sistema, infatti, ha davanti a sé un compito semplicissimo: in genere, è sufficiente indagare sulla vita della vittima designata, sui social oppure in internet per capire se ha dei figli, per dedurne date di nascita e quant'altro, e capire, quindi, quale potrebbe essere una possibile password. Infatti, nomi e date di nascita sono molto utilizzati, oltre alle password citate dalla ricerca, che non fanno che semplificare all'ennesima potenza il compito di chi ha cattive intenzioni sul web", aggiunge. "Occorre diventare molto più scrupolosi e attenti quando creiamo una password, e, in generale, quando utilizziamo qualsiasi dispositivo connesso ad internet. Infatti, dovremmo abituarci a creare password complesse, lunghe, a caratteri alfanumerici, crearne di nuove per ogni utenza e cambiarle almeno ogni 3 mesi", conclude Gubiani. Un gestore delle password è un ottimo primo passo per garantire la propria identità, contribuendo ad aumentare la sicurezza delle password online. David Gubiani è disponibile per opportunità di approfondimento e interviste.
Fonte: Team Lewis
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