giovedì 30 aprile 2015

Aperto a Piacenza il Museo della Merda, tra arte ed ecologia - video

Un Museo della Merda per parlare di arte e di un progetto ecologico d'avanguardia. Una scelta volutamente provocatoria, ma sostanzialmente esplicativa per comprendere il senso di un'idea che unisce tradizione e innovazione, arte e tecnologia. Succede a Castelbosco in provincia di Piacenza e grazie all'omonima
azienda agricola di Gianantonio Locatelli, che ha avuto l'intuizione di riutilizzare gli scarti organici della sua azienda agricola per produrre metano e materia per mattoni e intonaco. Il percorso museale, che guarda con intensità all'arte contemporanea, è scandito dai lavori di Michael Badura, Gianfranco Baruchello, Bernd&Hilla Becher, Claudio Costa, Daniel Spoerri, oltre a David Tremlett e Anne e Patrick Poirier. Oltre alla produzione di questi artisti ormai storicizzati, il Museo della Merda, pensandosi come vero laboratorio in perpetuo divenire, ospiterà e favorirà anche lavori di altri artisti interessati ai temi e ai prodotti dell'azienda. "L'azienda agricola di Castelbosco - scrive Massimo Torrigiani, coordinatore del comitato Scientifico del Pac Milano a cui partecipano i curatori del museo - è dedicata alla produzione di latte per il Grana Padano. Ospita duemilacinquecento bovini di razza selezionata, super-efficienti, che producono quotidianamente trecento quintali circa di latte e mille di sterco. Una quantità di merda la cui gestione Gianantonio Locatelli, che dell'azienda è proprietario, ha trasformato in un progetto ecologico e industriale avveniristico".



Fonte: AskaNews

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