venerdì 5 dicembre 2014

Un ninja a Roma, un maestro giapponese espone la sua arte - video

Se c'è una parola della lingua nipponica che in tutto il mondo è conosciuta, è la parola "ninja". Questa figura di agente al servizio di un signore feudale del Giappone antico è stata mitizzata e raccontata in tanti film e cartoni animati di grande successo in tutto il mondo. Raramente però capita d'incontrarne uno in
carne e ossa. E' l'opportunità offerta a Roma dall'Istituto giapponese di cultura, che ha organizzato una dimostrazione del maestro Jinichi Kawakami, ventunesimo caposcuola del clan dei Ban, una scuola di ninjutsu che ha 500 anni di storia. L'addestramento per diventare un "ninja" è lungo, persino doloroso. Consta di esercizi spesso violenti, al limite del sovrumano, che hanno lo scopo di rafforzare il ninja nella sua unità di corpo e mente. S'inizia da bambini. "Io ho cominciato a sei anni e non ho mai smesso di praticare il ninjutsu. Oggi ho 65 anni" ha raccontato il maestro Kawakami ad Askanews. Col nome storico di "shinobi", i ninja esistono dal XIV secolo e la loro epica è raccontata nella letteratura popolare nipponica del periodo Edo, che va dal 1603-1868. Erano uomini versati nelle tecniche militari dello spionaggio, della ricognizione, del sabotaggio, del complotto. Per questo motivo, le loro tecniche sono più d'evasione che di combattimento corpo-a-corpo nello stile delle arti marziali. Spiega il maestro Kawakami: "Si tratta in definitiva di tecniche di [...]


Fonte: AskaNews

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