Come si guida un bolide da Rally? Lo spiega Paolo Andreucci, campione d'Italia 2014, al volante della Peugeot 208 T16. Un solo avvertimento: vietate le imitazioni, sulla strada vince sempre la guida prudente. "L'abitacolo della mia 208: volante, cambio, freno a mano, console dei comandi
e display, frizione, freno e acceleratore. Si parte, c'est à sol bag. Prima, seconda, terza, quarta, staccatona, terza, seconda. Si sente bene qui l'assetto della macchina, ora si sale di marce. Il motore sale perchè abbiamo ora un bel motore per il turbo. Ottima è la precisione anche nello stretto, qua. E' importante anche nei destra-sinistra ad avere una macchina precisa, migliore rispetto a quelle stradali, perchè posso 'pelare' i muretti e passare vicino. Và guidata sempre un pò di coppia perchè abbiamo il motore turbo, buona frenata, direi ottima rispetto al super 2000 molto meglio. Nelle curve lente si può dare un tocchetto di freno a mano che fa girare il posteriore. Freni inerziali sono tutti meccanici per cui non abbiamo nessun aiuto elettronico. Peugeot 208 T16, io la guido così!". La 208 T16 è spinta da un 4 cilindri di 1.600 cc, che eroga 280 cv a 6000 giri/minuto con una coppia di 400 Nm a 2500 g/m. Il motore, di tipo EP6 CDT, è associato a un cambio a 5 marce a comando sequenziale e 2 differenziali autobloccanti. La 208 T16 ha un posteriore fermo ed un anteriore migliorato rispetto alla 207 S2000 dello scorso anno.
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