giovedì 16 gennaio 2014

Illusionista Max Darwin fa levitare una giovane di fronte folla - video

Il processo che mantiene un oggetto sollevato, in una posizione stabile, mediante una forza che contrasta la forza di gravità applicata senza contatto fisico, resta un fenomeno che sfugge alla logica e resta misterioso per la gente comune. Il termine levitazione viene anche sovente usato per indicare un presunto fenomeno paranormale per cui un oggetto o una persona si solleva in aria senza mezzi naturali apparenti. Inoltre, diversi illusionisti sono in grado di simulare, con diversi trucchi, la levitazione. L'effetto consiste nel presentarsi per strada, all'aperto, di fronte allo spettatore, facendo librare il corpo nell'aria. Già nel 1832 un bramino indiano di nome Sheshal divenne celebre perché si mostrava apparentemente seduto in aria appoggiando semplicemente la mano su un bastone al suo fianco. In realtà al bastone (o sbarra), solidamente piantato per terra, era collegato perpendicolarmente un supporto nascosto nelle vesti del bramino sul quale egli si sedeva. Nell'ottobre del 2007 il numero dell'uomo seduto in aria è stato proposto davanti alla Casa Bianca dall'illusionista olandese Wouter Bijdendijk, conosciuto con il nome d'arte di Ramana. E Mercoledì scorso, l'illusionista Max Darwin ha fatto levitare una giovane ragazza di fronte a una folla. La gente che ha assisitito allo spettacolo offerto dall'illusionista è rimasta letteralmente esterrefatta. È illusione... o realtà?.


Foto dal video

venerdì 10 gennaio 2014

Falso video incidente Schumacher diffonde un malware su Facebook

Una nuova truffa informatica sta girando sui social network. In particolare, un falso video dell'incidente occorso a Michael Schumacher sulle nevi di Meribel. Come indica il nome della truffa "Vidéo : Moment de l'accident de Michael Schumacher ! (EXCLUSIF)" ["Video: Momento dell'incidente di Michael Schumacher

martedì 7 gennaio 2014

Il Grande Match, tornano di nuovo sul ring Stallone e De Niro - video

Le due icone della boxe cinematografica, Sylvester Stallone e Robert De Niro, salgono sul ring e si affrontano senza risparmiare colpi: succede nel film "Il grande match", in sala dal 9 gennaio, che gli attori hanno presentato oggi a Roma insieme al regista Peter Segal. Stallone e De Niro interpretano due vecchi pugili rivali che dopo 30 anni si ritrovano sul ring per la sfida decisiva, che porterà con sé rivalità e riconciliazioni non solo sportive. Il richiamo alle loro interpretazioni di "Rocky" e "Toro scatenato" è inevitabile: "In questo personaggio c'è un pò di Rocky, soprattutto nel modo in cui si muove, ma Rocky aveva ben altri problemi" ha ironizzato Stallone, molto più loquace e disponibile con la stampa rispetto al collega. De Niro ha affermato: "Ci sono alcune somiglianze con Toro scatenato, e credo che i film sulla boxe continuino ad avere successo perché la boxe è qualcosa di mitologico, rappresenta la battaglia che si affronta dalla nascita alla morte". De Niro, 70 anni, e Stallone, 67, hanno affrontato duri allenamenti, perso peso, e accettato la sfida con entusiasmo, senza troppo timore di mostrare fisici così diversi da 30 anni fa. Ambientato a Pittsburgh, il film racconta la storia di Henry "Razor" Sharp e Billy "The Kid" McDonnen, due mediomassimi che all'inizio degli anni '80 si sfidarono due volte per il titolo, vincendo un incontro ciascuno.


Via: TMNews
Foto: © Warner Bros

domenica 5 gennaio 2014

Motori: 500mila spettatori alla partenza della Dakar a Rosario - video

Due ali di folla festanti accolgono il passaggio dei piloti della Dakar. Sono oltre 500mila gli spettatori che a Rosario hanno assistito alla partenza della 36esima edizione della corsa di "endurance" più famosa nel mondo. Ai nastri di partenza 440 mezzi suddivisi come sempre in varie categorie, e 720 piloti. "Quest'anno abbiamo reso la corsa più difficile. Rispetto agli anni precedenti il percorso è stato allungato di circa mille chilometri e per i piloti sarà una vera e propria Odissea" ha spiegato il direttore della corsa Etienne Lavigne. "Tutti noi piloti pensiamo lo stesso, sarà una Dakar molto dura, per il caldo, l'altitudine, per le tappe tecniche e quelle più lunghe degli anni passati" spiega la motociclista catalana Laia Sanz. La corsa partita in Argentina, sconfinerà per la prima volta in Bolivia e si concluderà il 18 gennaio a Valparaiso, in Cile. La Dakar ha raccolto un enorme successo popolare in Sudamerica, dove il rally si è trasferito dal 2009 dopo l'annullamento dell'edizione 2008 con la partenza da Parigi per i rischi di attentati terroristici. Il percorso sarà differente per circa 2mila chilometri, novità di quest'anno, per moto e quad da un lato e auto e camion dall'altro. Soltanto il 60% sarà comune: auto e camion salteranno il passaggio in Bolivia e, dopo il giorno di riposo (previsto l'11 gennaio), effettueranno un anello con partenza e arrivo a Salta. Questioni, soprattutto, di sicurezza. Ci saranno anche due tappe "Marathon". 


Fonte: TMNews
Via: ANSA
Immagini: AFP
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